Chi ha trent’anni, ma anche di più, ricorda bene la frase
educativa massima, detta in tono perentorio dai genitori all’avvicinarsi di un
bimbo ad una situazione pericolosa: “Se ti fai male io ti do il resto” ; queste
poche parole significano che il genitore ti ha avvisato del pericolo e se tu
osi verificare la situazione e ti fai fisicamente male egli è in diritto di
finirti a schiaffoni,perché ti ha avvisato.
Si sta facendo una gran confusione sul termine gender e
finchè le sentinelle restano in piedi in un angolo mi sta pure bene ma se poi
bloccano il traffico e uno va di fretta,non so se mi spiego. E’ soprattutto
quando vedo genitori ed educatori fare confusione che mi chiedo perché il
diritto di voto non venga dato in base ad un test d’ingresso,ma anche il
diritto di figliare dovrebbe essere sottoposto a permesso.
BIG SURPRISE! Non esiste la teoria gender ma ESISTONO STUDI
DI GENERE.
Di cosa si occupano questi studi?
Rappresentano un approccio multidisciplinare e
interdisciplinare allo studio dei significati socio-culturali della sessualità
e dell'identità di genere. (copia
incollato da wikipedia)
Questi studi si interrogano sul perché se uomo e donna fanno
lo stesso lavoro, nella maggior parte dei casi, la retribuzione non è la
medesima per entrambi; oppure perché la mamma dice a figlia x di rifarsi il
letto prima di andare a scuola e non lo dice invece a figlio xx; ancora, perché
se figlio xx vuole fare il ballerino e figlia x la calciatrice il papà sorride
per un quarto d’ora senza respirare e la mamma chiama il 118.
Nessuno insegnerà nelle scuole la pedofilia teste di
rapa!Nessuno convincerà i vostri figli che gay è bello!Vuoi fare la calciatrice
e non la ballerina? va bene! Vuoi
cambiare pannolini per lavoro nonostante il tuo fisico sia adatto a sollevare
sacche di cemento? va bene! Hai a cuore la sorte dei bambini e ti rechi nei
paesi poveri per dare una mano?Aspetta un attimino.
Nessuno mostrerà ai bambini film porno(come ho letto su un
sito Noaimatrimonigayinitalia) e men che meno insegneranno agli stessi come ci
si masturba. Sarà una sorta di educazione sociale (io ai tempi avevo l’ora di
educazione civica e mi insegnarono che col giallo al semaforo bisognava andar
cauti), “giochi del rispetto”,lezioni improntate sull’abbattimento degli
stereotipi e valorizzazione di tolleranza e uguaglianza,cose che tornano molto
utili se i vostri pargoletti di 12 anni su facebook appellano le donne come “cagne”
oppure picchiano un coetaneo perché pensano sia gay,cose che la scuola avrebbe
dovuto insegnare da tempo coadiuvata da una famiglia sana e normale. NORMALE, teste
di rapa, vuol dire una famiglia costruita con amore, di qualunque amore si tratti, e rispetto verso sé stessi e verso gli altri.
E’ del 20 giugno la notizia di questa circolare inviata da
una preside di Roma alle famiglie dei suoi studenti:
Ora, dico, se io avessi un figlio e questo avesse un’insegnante
del genere non dovrei anche io andare in piazza coi libri in mano? Ma non a
leggere, a lanciarglieli addosso.